Nel seguito, diffondiamo il testo integrale della lettera inviata dall’
Associazione 2 Agosto 1980 al presidente del Brasile Lula Da Silva
Al Presidente del Brasile
Luiz Inàcio Lula da Silva
Egregio Presidente,
abbiamo appreso dalla stampa che il suo Paese ha concesso lo status di rifugiato politico a Cesare Battisti , l'ex militante dei Proletari Armati per il Comunismo, condannato all'ergastolo in Italia per 4 omicidi.
La nostra associazione, composta di Familiari che hanno subito sulla propria pelle le conseguenze del terrorismo, ritiene sconcertante questo comportamento.
Anche Lei, a parole, a nome del suo Paese, si batte contro il terrorismo per poi tutelarne la copertura e soprattutto l'impunità.
Questo terrorista, per sfuggire alle proprie responsabilità, ha cercato vigliaccamente di ammantare politicamente il suo operato di squallido assassino.
Ricordiamo a Lei e a tutte le autorità del suo Paese che la battaglia contro il terrorismo non è fatta di vane parole, ma di concreti e conseguenti atteggiamenti formali e sostanziali.
Signor Presidente, il comportamento del suo Paese in questa vicenda ha la disapprovazione totale dei Familiari delle Vittime del terrorismo.
Distinti saluti
Bologna 14 gennaio 2009
Il Presidente
Paolo Bolognesi